Una sera in pizzeria..

Quella sera ero di rientro dal club, come mio solito avevo intrattenuto conversazioni simpatiche e gioviali, come si addice ad una signorina perbene, tanto salotto e pochi fatti.
Faccio il solito giro per riportare la macchina al mio garage, e vedo tre ragazzi chiacchierare avanti ad una pizzeria in chiusura; credo stessero parlando della serata; passo in macchina, mi notano.
La cosa mi aveva subito intrigato, faccio il giro, ripasso più lentamente, mi fanno un cenno come per fermarmi, accosto, apro il finestrino “ ciao bella, vuoi una birra?” , mi fa il più giovane ed il più carino dei tre; parcheggio, scendo dall’auto ed accetto l’invito a bere una birra.
Sono durati ben poco i convenevoli, che il ragazzo giovane mi invita a visitare la cucina; in men che non si dica, mi ritrovo il suo pisello in mano, ancora barzotto.. saranno state le tante birre bevute in precedenza, o l’imbarazzo di essere di fronte agli amici, fatto sta che mi metto in ginocchio e comincio a baciare con le labbra la cappella del ragazzo, che si eccita e diventa duro. Intanto alle spalle, arriva uno degli altri due, un tipo grosso, e comincia ad accarezzare il mio petto; scopre i miei grossi capezzoli turgidi, mi tira su e comincia a succhiare; il giovane, eccitato dal gioco, si attacca all’altro capezzolo, e per un tempo indefinito mi hanno succhiato le tette con avidità, eccitandosi sempre di più.
Quello grosso ad un certo momento si stacca, mi gira, e comincia a leccarmi il culo, e mi ritrovo piegata di nuovo con l’uccello del giovane in bocca. Metto le protezioni e cominciano entrambi ad esplorarmi, uno in bocca, l’altro dietro. Il gioco è diventato serio, il tipo grosso affondava con passione dentro di me, mentre l’altro in men che non si dica, ha raggiunto il piacere. Va via e ci lascia soli…
Il tipo grosso mi rimette in piedi, riprende a succhiare i miei capezzoli, sempre più duri ed eccitati, mi stende sul banco e mi prende con passione, riversandosi su di me, mi spinge le gambe all’aria, riprende incessante il ritmo dentro di me, continuando a succhiare e mordicchiare i capezzoli…
Come se avesse notato il mio punto debole, ha continuato tutto il tempo a giocare con i miei capezzoli, succhiandoli avidamente e poi piano, poi con la punta della lingua, poi ancora con dei piccoli morsi, staccandosi da uno e continuando con l’altro.
Si era dedicato completamente al mio piacere, mentre continuava ad esplorare le mie profondità..
Ansima e gode con un sussulto sordo, lasciandomi in preda agli spasmi di piacere, aveva succhiato i miei capezzoli per un tempo indefinito, ed io non avrei voluto che finisse mai!
Il terzo ragazzo non ha voluto giocare, ma ripasserò da quella pizzeria, magari la prossima…